INTRODUZIONE
Vengono chiamate Scienze Occulte quelle nelle quali intervengono effetti meravigliosi e sovrannaturali, in apparente contraddizione con la scienza sperimentale. Le Scienze Occulte esordiscono nella Cabala , che non ha niente a che fare con la magia nera, essendo la quintessenza della ragione e della morale. Nelle Scienze Occulte , chiamate così perchè pervenuteci dall'Antichità in modo misterioso, troviamo una classificazione che, in principio, potremmo ordinare in base a due aspetti : l'essoterico molto usato dal popolo nelle superstizioni, ecc, e l'esoterico vero fondamento delle Scienze Occulte , poichè si tratta della scienza tradizionale dei segreti della Natura , per mezzo dei quali si possono fare cose ammirevoli e straodinarie. Non succede la stessa cosa con la magia nera ed altri rami delle Scienze Occulte , arte superstiziosa mediante la quale si cerca di arrecare, con l'aiuto del demonio o di altri poteri occulti, danno morale o fisico . Le arti magiche sono antichissime , e le loro procededure e credenze non sono state ancora completamente accantonate dalla civiltà, sia nelle regioni molto arretrate che in quelle molto sviluppate. Queste arti hanno come obiettivo principale il controllo delle forze occulte della Natura , sia servendosi di mezzi reali sia servendosi di mezzi esoterici e superstiziosi.Sebbene in quasi tutte le religioni sia esistito un componente magico di maggiore o minore importanza , la religione si distingue dalla magia che ricorre a formule propiziatorie , poichè essa pretende di controllare direttamente le forze della natura. Anche se entrambe credono nei poteri sovrannaturali , la religione prende come punto di partenza la libera volontà della divinità, mentre la magia domina i poteri superiori , grazie alla volontà dell'essere umano. Per far questo impiega differenti risorse come , per esempio , parole , formule, rituali, esorcismi, talismani, invocazioni,ecc. In questa sezione forniremo un compendio degli aspetti più significativi delle attività di maghi e streghe .
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